Tsuge produce pipe per tabacco a Tokyo e nel quartiere di Asakura.

Le sue pipe si riconoscono per l’estetica futuristica e la continua ricerca della perfezione, la ricerca della pipa perfetta.

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Storia della manifatture pipe Tsuge

La manifattura di pipe giapponese Tsuge inizia la sua attività negli anni trenta a opera del fondatore Kyoichiro Tsuge.

Kyoichiro Tsuge avvia l’attività di fabbricazione bocchini per sigaretta con un piccolo negozio a Tokyo.

Fin da subito i suoi bocchini in avorio, lavorati con maestria artigianale, diventarono molto richiesti tra i fumatori di sigaretta.

Gli affari crebbero fin dall’inizio continuando anche dopo il 1941 a guerra iniziata.

Sarà proprio la guerra a dare una svolta nella produzione Tsuge.

Difficoltà di approvvigionamento dell’avorio da lavorare, le limitazioni ai beni di lusso, e i macchinari, riconvertiti per fabbricare calci di fucile necessari all’esercito imperiale giapponese.

A guerra conclusa fu possibile recuperare l’attività di fabbricazione dei bocchini per sigaretta vendendoli con gran guadagno.

Fu così che la società riuscì a rilanciarsi e ammodernarsi.

Infatti poiché scarseggiava l’avorio, Kyoichiro Tsuge decise di produrre i nuovi bocchini con legno di ciliegio.

Purtroppo nel Giappone post bellico occupato dagli Americani tutto scarseggiava, perfino le cartine per sigarette.

In compenso c’era una buona produzione di tabacco da pipa, e le foto del generale Douglas MacArthur con la sua pipa di granturco alla bocca innescarono una discreta emulazione.

Kyoichiro Tsuge capì da subito la possibilità che si presentava: produrre pipe in legno di ciliegio per bruciare il tabacco prodotto sulle isole Giapponesi.

Così il legno di ciliegio trovò un nuovo profittevole impiego nella fabbricazione di billiard e di bent.

Il lavoro cresceva, venivano ingaggiati sempre nuovi artigiani sottraendoli anche ai fabbricanti di manici da ombrello.

Nasceva così dalla fabbrica di bocchini per sigarette, quella che è oggi la maggior Casa giapponese nel campo delle pipe.

Parte notevole della produzione era rivolta ai soldati e ai civili americani: pipe souvenir sul cui fornello erano scolpiti motivi giapponesi tradizionali quali il monte Fuji, geishe, i sette Dei della buona fortuna, il Santuario Toshogu di Nikko.

Tsuge produsse un buon numero di souvenir in avorio utilizzando dai venti ai trenta intagliatori specializzati.

L’insieme di queste attività aggregò un gruppo di autentici artisti pronti a riversare la loro bravura anche nelle pipe.

Quando negli anni Cinquanta fu finalmente disponibile radica di ottima qualità, non fu un problema tramutarla in buoni strumenti da fumo, le pipe Tsuge.

Fra gli anni Sessanta e i Settanta vi fu il picco di produzione delle pipe, favorito anche dal grande afflusso di soldati e civili americani verso il Vietnam.

La manifattura pipe Tsuge esportava ormai in molti Paesi dell’area e già si faceva conoscere in America ed Europa.

Kyoichiro Tsuge dal carattere coerente, puntiglioso, era alla ostinata ricerca della perfezione e capiva che alla sua produzione mancava qualcosa.

Così nella seconda metà degli anni Settanta, a più riprese, i sei migliori Maestri della Casa presero l’aereo diretti in Danimarca e Italia.

Furono accolti in laboratori molto noti, fra i migliori artigiani produttori di pipe danesi e italiane.

I giapponesi non sapevano né il Danese né l’Italiano.

Nessuno scambio di parole fra i Maestri autoctoni e i loro ospiti ma un dialogo serrato di sguardi, un’immediata intesa fatta di stima e curiosità.

La perizia, i sottili segreti dei maestri pipemaker europei erano trasmessi con naturalezza, appresi istintivamente e impressi nella memoria dei maestri pipemaker giapponesi.

Un’osmosi, uno scambio intenso fra Oriente e Occidente che in qualche modo segnò anche Danesi e Italiani ma diede soprattutto agli ospiti giapponesi quel prezioso bagaglio di tecniche e impalpabili sensibilità.

Memorabile in particolar modo l’incontro del grande Kazuhiro Fukuda con il Maestro danese Sixten Ivarsson.

A Fukuda fu affidato il nuovo progetto Tsuge per la creazione di pipe freehand d’ispirazione europea ma con un tocco di Giappone.

Le prime prodotte furono denominate “Jimmu” come il primo imperatore giapponese: l’idea era di passare di anno in anno da un imperatore all’altro.

Prevalse quasi subito la scelta d’un marchio fisso con il quale contrassegnare tutte le pipe d’alta gamma fatte interamente a mano: Ikebana.

Con Ikebana quel “qualcosa” che mancava fu raggiunto e la Casa di Tokyo conquistò anche i mercati più difficili.

Attuale produzione di pipe Tsuge, le pipe da degustazione e le pipe tecnologiche.

Come per fotocamere, moto, automobili la tenacia giapponese è sempre alla ricerca di produrre la migliore così anche per le pipe Tsuge.

Accanto alla linea d’alta gamma Ikebana la manifattura di pipe giapponese Tsuge propose nuovi e innovativi modelli di pipe.

La linea economica Tsuge tasting, una linea di pipe classiche ed economiche specificatamente studiata per testare i singoli tabacchi evidenziando le minime sfumature di sapori dei tabacchi.

La esotica linea Tsuge Bamboo, con il cannello della pipa costruito in bambo giapponese chiaro perfettamente raccordato con il bocchino.

La futuristica linea Tsuge Metal Tankard e Yoroi con inserti in metallo che proteggono il fornello della pipa.

La linea antivento Tsuge Thunderstorm con l’innovativa protezione per il vento in metallo.

Tale protezione può salire, orientarsi e proteggere il braciere della pipa dal vento.

La linea di pipe altamente innovative e tecnologiche E-star.

La linea E-star è composta da due modelli:

The Roulette Army con il piede della pipa in metallo che si può svitare e che crea un intercapedine.

Tale intercapedine crea una camera d’espansione per il fumo.

La camera d’espansione può essere riempita con del tabacco aromatico che non entra in contatto con il tabacco in combustione ma con il fumo aromatizzandolo leggermente.

La linea Tsuge Roulette Army è stata adottata come linea ufficiale della Drew Estate famosa per i suoi sigari e tabacchi da pipa aromatici.

The System E-star che genera un fumo fresco e asciutto con l’innovativo cannello della pipa in metallo che crea un percorso per il fumo di tre volte la lunghezza del cannello stesso.

La linea E-star System è la moderna churchwarden del ventesimo secolo senza il problema del lunghissimo bocchino.

Il bocchino della pipa è costituito da tre camere che allungano il percorso dal braciere della pipa alla bocca del fumatore.

La linea E-star System è dotata di un filtro in carta per assorbire le sostanze nocive del tabacco.