Qual è la differenza tra un rum Aoc, Vs, VSOP e un XO?

Rum, il cognac, il brandy e molti altri prodotti sono denominati V.O., V.S., V.S.O.P. e X.O.

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L’invecchiamento del cognac e dei rum francesi è sottoposto a regole statali severe, per motivi fiscali e di garanzia sul prodotto.

Sono molte le sigle utilizzate ma sicuramente le più conosciute a livello mondiale sono A.o.c. V.s, V.s.o.p. ed X.o..

Tuttavia questa garanzia è un minimo d’invecchiamento previsto di legge, ciò significa che la bottiglia che comprate spesso ha un’età media più alta.

Età media, perché, è bene ricordarlo, la massima parte del cognac  o rum venduto è un assemblaggio di acquaviti in proporzioni diverse, in cui una parte può avere età ben maggiore del minimo dichiarato.

Con tale sistema d’assemblaggio e catalogazione d’ invecchiamento i produttori così possono mantenere costanti le caratteristiche di gusto dei loro prodotti di anno in anno.

Una volta messo in botte, la legge prescrive che per potersi fregiare dell’AOC , il distillato deve riposare almeno 2 anni.

Il sistema con cui si disciplina la materia si chiama comptes d’âge, sorvegliato dal BNIC, l’ente di tutela e controllo della denominazione di origine.

È un po’ complicato, ma in sintesi possiamo definire:

il cognac o rum appena distillato va messo nei fusti entro il 1 aprile dell’anno seguente alla vendemmia. Da qui parte il conteggio della sua età, anno zero o compte 0;

il cognac avrà intanto già trascorso qualche mese in botte.

Il 1 aprile dell’anno dopo avrà maturato un anno, compte 1.

Al 1 aprile del secondo anno sarà di compte 2, perciò vendibile come VS.

Al 1 aprile del terzo anno il compte sarà 3 vendibile come Vs.

Al 1 aprile del quarto anno il compte sarà 4, vendibile come VSOP.

Al 1 aprile del decimo anno il compte sarà 10, vendibile come XO.

Oltre non vi è garanzia dell’invecchiamento, bisogna fidarsi delle indicazioni del produttore, che spesso sono limitate alle sigle che definiscono l’età.

Un palato allenato farà il resto: più il cognac o il rum è complesso e aromatico, più a lungo avrà soggiornato in botte; tuttavia il colore non è un’indicazione sicura, né la qualità è data dal solo invecchiamento.

È importante sapere che comunque la sigla che troviamo sulla bottiglia riguarda l’età minima del cognac più giovane della miscela, come per il whisky con dichiarazione d’età.

Per cui quando compriamo un cognac o un rum delle Antille francesi siamo sicuri che tutto il suo contenuto, come minimo, ha l’età promessa.

Sigle commerciali.

L’età si indica con sigle tradizionali del commercio:

VS (una volta ***): VERY SPECIAL

È il distillato invecchiato almeno due anni, Il Rum Vs è sempre un blend di diversi millesimi. Denominazioni equivalenti: de luxe, selection.

VSOP: VERY SUPERIOR (o special) OLD PALE

È la qualità commerciale seguente, invecchiata almeno 4 anni. Denominazioni equivalenti: reserve

XO: EXTRA OLD

L’ultima qualità legale è invecchiata almeno 6 anni: sotto questa denominazione rientrano quasi tutti i rum vecchi in commercio, dai giovani XO con meno di 10 fino a circa 30 anni.

Denominazioni equivalenti: vieille reserve, reserve rare, reserve speciale

ALTRE DENOMINAZIONI COMUNI PER I COGNAC ED ARMAGNAC.

Nell’uso commerciale è frequente imbattersi in altre denominazioni senza valore legale, ma di rilevante significato:

NAPOLEON

Indica un cognac di età intermedia, di almeno 5 anni di età,  assimilabile ad un giovane XO.

HORS D’AGE

Indica una qualità molto invecchiata, di solito sopra i 25 anni. Si trova in genere nei cognac Grande Champagne.

EXTRA

Sono chiamati così i cognac di età veneranda, in genere la qualità più vecchia di un’azienda. Quasi sempre sono blend di acquaviti molto invecchiate, la cui maggior parte ha almeno 25 anni, e le più vecchie anche oltre 50. Le grandi marche creano blend mediamente più giovani dei piccoli produttori, a pari sigla. Denominazioni equivalenti: tres rare, tres vieille.

PARADIS

Talvolta si trovano in commercio bottiglie con questo nome: indicano un cognac di età estrema, spesso una miscela di distillati dell’inizio del ‘900, o anche prima. Non significa che abbiano 100 anni, ma che si tratta di una riserva di miscele stravecchie di solito maturate oltre i 50 anni.

RUM E COGNAC MILLESIMATI

Cosa diversa sono i distillati con dichiarazione di annata, che vedremo: questi indicano come in un vino il millesimo di distillazione.

Solitamente sono composti di un unico lotto o di un assemblage orizzontale, cioè di rum dello stesso anno.

Ciò non basta tuttavia a comprenderne l’invecchiamento, serve ed è obbligatorio anche sapere la data di messa in bottiglia.

I rum millesimati sono piuttosto rari e soggetti a controlli severi da parte del BNIC.

Tenete presente che comunque l’età non è di per sé un fattore assoluto di qualità, ma solo uno dei componenti del miracolo rum.