Una domanda scottante che spesso tutti i fumatori di pipa si fanno di fronte alla scelta dell’acquisto di una nuova pipa

Siano essi fumatori esperti o novizi si chiedono le cosiddette pipe “high-end” fumano davvero meglio delle pipe ordinarie e delle pipe “low-end”? Oppure è solo per ragioni estetiche….

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Sebbene io creda completamente nella saggezza collettiva della comunità dei fumatori di pipa  e creda che qualsiasi conoscenza che è il risultato di tentativi ed errori di molte persone tenderà ad essere affidabile, ad esempio, miscele di tabacco ben note tendono ad essere di buona qualità, indipendentemente dal fatto che a nessuno piace particolarmente lo stile o il gusto.

Ma con le pipe funziona allo stesso modo? Può il costo della pipa influire sulla qualità di fumata finale?

Una pipa da cesto può fumare meglio di una pipa High grade o di una pipa Dhunill o di una Peterson?

Questa è una domanda che ha implicazioni oggettive e implicazioni soggettiva che può essere applicata a qualsiasi prodotto.

Un Rolex legge l’ora meglio di un Timex? Una stilografica Mont Blanc scrive meglio di una Bic? Una Porsche si guida meglio di una Ford?
La risposta a ogni domanda deve essere che molte persone pensano che la risposta sia sì o il prodotto di fascia alta non avrebbe successo.
Lo stesso vale per le pipe.

Molti fumatori e collezionisti di pipe sono disposti a pagare di più per una nuova Dunhill, ad esempio, che per una pipa da basket.

Da quando Dunhill, ad esempio ancora, vende pipe da oltre 100 anni e continua a produrre e vendere pipe a prezzi che sono più alti del prezzo medio di una pipa in radica, molte persone in tutto il mondo hanno e continuano a pagare più di il prezzo medio di una pipa per comprare una Dunhill.

Dopo 40 anni di passione fumo, selezione, vendita  e collezionismo di pipa, il mio suggerimento è che un nuovo fumatore / collezionista dovrebbe acquistare le pipe che gli piacciono e pensa che vorrà conservarle ed usarle per molto tempo.

Ciò probabilmente si tradurrà in più pipe che possono essere venduti o scambiati al prezzo di acquisto o vicino a esso, e meno pipe che non possono essere venduti.

Quindi devi decidere, vuoi 1 Rolex o 100 Timex? Vuoi 1 pipa Dunhill o 50 pipe da cesto?

è la mancanza di esperienza che rende incapace di distinguere le differenze, o non ci sono differenze significative ??

Cercare di dare delle risposte a queste domande è impossibile… bisognerebbe analizzare caso per caso, singolo confronto tra High-end e low-end… per cercare di capire le differenze che caratterizzano le pipe.

Sicuramente la prima considerazione da fare è sulla materia prima utilizzata per creare una pipa.

La radica chè è come l’oro

Come spiega Mimmo Romeo, della omonima segheria, la radica ha diversi gradi di qualità… dalla più bassa ed economica, alla qualità più alta e costosa.

La qualità della radica è direttamente derivante dalla natura, dal ceppo stesso, dal taglio, dalla bollitura, dalla successiva stagionatura e conservazione.

Questa qualità della radica è diretta concorrente, concausa, della migliore o peggiore qualità della fumata.

Ma il riuscir a capire i diversi gradi di qualità e riconoscere ad occhio o al tatto un ceppo di radica high grade è difficilissimo.

Ancor più difficile è capirlo dopo che la pipa è stata lavorata, ha preso forma e finita. Sicuramente l’alto prezzo della materia prima influirà il prezzo della pipa finita.

Dalla nostra possiamo solo trasmettervi dei capisaldi che utilizziamo nella scelta delle pipe che consigliamo ed poi andiamo ad offrire ai nostri clienti... analizziamo insieme.

Prima di tutto conoscere la realtà artigianale, la storia personale e “artistica che sta dietro ad ogni produttore di pipe, sia esso l’artista artigiano, sia esso la grande manifattura.

La conoscenza diretta ed approfondita del Background lavorativo di ogni pipemaker ci porta a distinguere la passione, la ricerca, la qualità o la tecnologia che vengono applicate nella fase di progettazione, manifattura e costruzione della pipa.

Posso fare degli esempi di alcuni artigiani manifattori conosciuti personalmente

Mimmo Romeo che è lo Stradivari della radica, un esperto di radiche, scolpisce le sue pipe seguendo le linee, le venature delle stesse…

Gabriele Dal Fiume ha capacità tecniche che solo un ingegnere della Nasa ha, a partire dalla stagionatura della radica, passando per la finitura …

Sauro Pipe nella suo laboratorio perfetto come una sala operatoria elabora le pipe chirurgicamente con finezze tecniche sconosciute …

Baldo Baldi, ispirandosi a Lucio Fontana, con le sue radiche ultra invecchiate crea pipe leggerissime e sensuali …

E che dire di Brebbia con le sue pipe fiammate forate in curva create con un lento danzare tra l’uomo e la punta morbida del trapano..

Tom Spanu con le pipe di radica scoparia ricoperte del sughero della sua Sardegna che isola dal calore.

Ma non possiamo dimenticare Francesco Ganci con le sue pipe compatte, le pipe Isetta .. e a loro si aggiungono pipe Gheppo, Viprati, Fiamma di Re, Amorelli, Ascorti, Radice, italiani con la radica nel sangue.

Le differenze stanno nei dettagli, tutti loro lo testimoniano.

Ma quali sono dettagli più importanti da analizzare nella scelta della pipa?

Sono tantissimi ad incominciare dallo shape, la forma, sia essa classica o fantasiosa, innovativa re interpretativa di forme classiche, ogni forma crea una fumata diversa.

  • La radica, la materia prima, più è stagionata e meglio è per la cessione di sapori, umidità e tannini.
  • La fiammatura della radica, la sua purezza non solo estetica ma anche sintomo della compattezza della placca originaria.
  • La fattura tecnica con dimensioni ed il centraggio dei fori del camino e del cannello, la foratura in curva.
  • L’utilizzo di particolari accorgimenti come camere d’espansione del fumo, sistemi di filtraggio, reverse calabasch.
  • Il bocchino, questo sconosciuto, il punto di contatto con la pipa. Si dovrebbe aprire un intero capitolo per parlare del bocchino, dai materiali di costruzione metacrilato, cumberland, Hastonite, al dente del bocchino … ai segreti di foratura dei singoli pipemaker…

La somma di tutti questi dettagli creano il valore intrinseco della pipa.

Ogni pipa che proponiamo in Tabaccheria toto13 segue un attenta analisi basata sulla qualità della radica, sulla ricerca di questi dettagli e sulla loro valutazione.

So che il prezzo non assicura che una pipa sia un buon fumatore e non ho acquisito le capacità per determinare se una pipa fumerà bene o meno guardandola.

Lo si capisce solo dopo averla fumata e con tabacchi diversi, già perché la miscela del tabacco, il taglio influisce sulla fumata di quella particolare pipa.

So che alcune pipe sono realizzate meglio di altre per materiali, design e artigianalità e questo, il più delle volte, aumenta il prezzo e penso che aumenti le possibilità che sia una fumatrice migliore.

Questo articolo mi fa venir voglia di fare altre tre domande:
1. Cosa rende una pipa un buon fumatore?

2. Che percentuale di pipe hai comprato si è rivelata una cattiva fumatrice?

3. Se hai selezionato accuratamente 100 pipe costose e 100 pipe economiche selezionate a caso, pensi che ci sarebbe una percentuale maggiore di pipe da fumo buone nel lotto costoso?

Qual è la tua opinione?