Chi sia già addentro alla cultura del’habano conosce bene la complessa realtà del condizionamento in tutte le sue espressioni.

Esistono infatti molteplici tipologie di packaging, che utilizzano materiali, forme, decorazioni e finiture diverse…

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Per quanto ciò sembri essere il risultato di scelte unicamente estetiche, la scelta del confezionamento dei sigari cubani racchiude invece una logica stringente, affatto casuale, che ricalca fedelmente motivazioni di carattere storico ovvero legate alla stessa filosofia produttiva di un dato manufatto o di un linea.
Risultando difficile se non impossibile delineare un quadro completo di tutte le tipologie di packaging, di scatole di sigari esistenti, riporteremo di seguito le caratteristiche essenziali dei box più conosciuti e diffusi.

HABILITADA o Cajon Corriente

Si tratta della scatola di sigari più diffusa, quella maggiormente utilizzata da quasi tutti i brand cubani.

E’ un confezionamento che pare sia stato introdotto da Ramon Allones, il primo a ornare le scatole di legno rivestendole con fogli riccamente decorati da litografie a colori.
È una scatola per sigari concepita per contenere svariati tipi di condizionamento singolo.

All’interno di una Habilitada possono trovare infatti posto sigari disposti su una o due file, in mazo avvolto da lamina di carta argentata o in tubos.
Le confezioni più diffuse sono quelle da 10 e 25 sigari; una delle caratteristiche particolari di questo confezionamento è che i manufatti possono presentarsi box-pressed, ovvero leggermente squadrati per effetto di una serrata disposizione; tale particolarità, ora rinvenibile su un numero di referenze assai minore rispetto a un tempo, era dovuta al fatto che i box venivano realizzati con una larghezza inferiore al necessario affinché i manufatti, posti nella scatola leggermente pressati tra loro, non potessero subire danni durante il trasporto.

Semi Boite Nature (SBN)

Si tratta di una scatola per sigari di legno grezzo, con il nome del brand e della referenza incisi a fuoco sul coperchio e sui lati.

Il coperchio della scatole dei sigari SBN è fissato da due cerniere e chiuso dal classico fermaglio a bottoncino, detto in inglese brooch.
Esistono SBN da 5,10, 20 e 25 sigari; nelle prime due tipologie i sigari sono disposti su unica fila, in quelle da 25 su due file sovrapposte, separate da una lamina di cedro. Unico esempio di SBN da 20 pezzi è dato dal box di Partagas Serie D No. 6, che presenta i sigari su due file parallele, non sovrapposte, in una inedita disposizione.

Anche l’unica SBN da 5 pezzi appartiene a Partagas; è dedicata al Serie E No. 2 che, tra l’altro, per questo packaging introdusse una ulteriore novità, quella del bofeton a copertura parziale dei sigari, una soluzione prima presente solo nelle habilitadas ma ora utilizzata anche in SBN destinate ad altre referenze.
Una variante della SBN originaria è data dalla versione barnizada, ovvero verniciata, come le scatole dei famosi Cohiba Beike.

Poiché la tipologia del box non cambia nelle sue note caratteristiche essenziali, riteniamo che questa versione possa dunque rientrare a buon diritto nella medesima catalogazione.

Boite Nature (BN)

Questo box evidenzia sensibili differenze rispetto alle tipologie precedentemente analizzate; inoltre, nel tempo, la sua conformazione si è lievemente adattata ad alcune modifiche apportate all’originale, antico disegno.
Come il nome lascia intuire, le prime BN erano in legno nudo, non verniciate, con coperchio incernierato dall’interno (e non dall’esterno come nelle SBN), meccanismo di chiusura a scorrimento solidale al telaio, marca e referenza riportate a fuoco. Contrariamente alle SBN, però, questo condizionamento vanta una maggiore attenzione in ogni dettaglio costruttivo, anche in relazione alla garanzia di perfetta conservazione garantita ai manufatti contenuti.
Ad oggi l’unica Boite Nature che abbia mantenuto l’originario meccanismo a scorrimento è quella del Sir Winston di H. Upmann. I sigari contenuti in questo tipo di scatola si presentano in forma circolare ovvero solo lievemente box pressed. Di recente sono anche state introdotte varianti con finitura laccata e spigoli tagliati a 45° anziché arrotondati. Di fondamentale importanza il lungo affinamento garantito da questo tipo di scatola ai manufatti che vi sono contenuti.

Cabinet / Slide Lid Box (SLB)

Chiamato in spagnolo Cajon Corredera, rappresenta una tipologia di confezionamento molto interessante a apprezzata. Si tratta di un box in legno, grezzo oppure laccato, in cui i sigari si presentano in mazos avvolti da un nastrino di seta gialla che reca il nome del brand e la referenza. Le iscrizioni all’esterno del box sono riportate a fuoco. Vi sono Cabinet da 10, 25 e 50 sigari. Questo box dalla particolare forma di apertura ha acquisito nel tempo la fama di essere un contenitore di pregio soprattutto nella versione da 25 e soprattutto da 50 pezzi, considerata il meglio delle selezioni da ogni esperto appassionato
I cabinet da 50 si presentano sempre in versione nature, ovvero non laccata, mentre tra i cabinet da 25 unità vi sono anche versioni verniciate come nel caso di Cohiba, i cui cajon correderas tinti e verniciati sono un vero e proprio marchio di fabbrica. I sigari contenuti in questo confezionamento hanno sempre forma tondeggiante e, soprattutto nelle versioni laccate e da 50 pezzi, si prestano ad un lungo affinamento.

8-9-8 (e 3-4-3)

Forma di condizionamento molto particolare, unica nel suo genere e dedicata a pochissime referenze. La creazione di questo box si deve al brand Ramon Allones che, intorno al 1960, lo concepì per contenere un Dalia disposto nella scatola su tre file: 8 sigari sulla prima, 9 sulla seconda e 8 sulla terza.
La singolare peculiarità di questo box risiede nella curvatura dei lati lunghi, che sembrano in qualche modo assecondare la disposizione interna dei manufatti.

I sigari contenuti in questo tipo di scatola sono fasciati da un nastro di seta gialla, riportante il brand e la vitola de salida.

Quando destinato al Dalia, questo box si presenta sempre in versione laccata, a volte anche in scatole più piccole, dette 3-4-3 in ragione della disposizione dei manufatti. Le rare versioni non laccate di 8-9-8 hanno infatti accolto referenze diverse, di minore pregio.

Le Giare

Le giare maggiormente diffuse sono quelle in ceramica ma, soprattutto fino agli anni 70 erano molto in voga le giare in vetro, introdotte sul mercato da H. Upmann nei primi del 900.
La principale prerogativa di questo condizionamento è l’assoluto isolamento che esse garantiscono ai sigari.

Si tratta quindi di contenitori adatti per effettuare un lunghissimo affinamento dei manufatti che vi sono contenuti.

Nelle giare in vetro trasparente, popolarmente note come office glass jars, la lamina di cedro che circonda il mazo serve anche proteggere i sigari dalla luce, problema da cui sono naturalmente escluse le giare in ceramica.

Bellissime anche come oggetto in sé, vengono per lo più utilizzate per la realizzazione di edizioni particolari o commemorative; l’unica giara attualmente in produzione corrente, reintrodotta nel 2010, è in vetro e realizzata da H. Upmann per il suo Noellas, sigaro già commercializzato con lo stesso packaging fino agli anni 80.