Il progetto della distilleria Winestillery di Gaiole in Chianti si arricchisce con Florentis Tuscan Malt Whisky, con due release e una edizione limitata denominata “Primo” presentata al Velier Live 24.

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La distilleria toscana, già apprezzata per la qualità di gin, vodka e tuscan vermouth, cala l’asso per il poker con il whisky Florentis.
Fondata nel 2018 ha gettato le basi per il nuovo distillato durante il lockdown quando i primi lotti di whisky sono stati prodotti.
A tenere a battesimo nella tappa meneghina Florentis il master distiller Enrico Chioccioli Altadonna a rappresentare la seconda generazione della nota famiglia di enologi.
Il progetto Florentis Tuscan Malt Whisky è stato appena annunciato, ma promette una rapida accelerazione.
Il Florentis, che viene distillato nella sede di Winestillery a Gaiole in Chianti, è un nuovo prodotto che entra in Velier con le prime due edizioni: ex Vin Santo e Super Tuscan red wine.
A raccontarci orgoglioso la nascita della nuova linea di prodotto è proprio il master distiller Enrico Chioccioli Altadonna.
La piccola distilleria Toscana, che ci ha sorpreso con i rilasci di gin, vodka e Tuscan Vermouth, è nata nel 2018 come entità ad accisa assolta capace di utilizzare la materia prima più locale: l’uva e il vino prodotti dalla stessa famiglia di enologi Chioccioli Altadonna.
Florentis Tuscan Malt Whisky Primo Single Cask rappresenta il primo capitolo nel mondo del whisky per la famiglia Chioccioli Altadonna.
La base di partenza è un mashbill di malti di orzo, segale e frumento italiani fermentati spontaneamente per una durata di sei giorni.
Il mashbill così prodotto, molto profumato e ricco viene quindi distillato attraverso un alambicco double retort con due colonne.
Il Tuscan Malt Whisky viene prodotto con l’alambicco Frilli da 500 litri anch’esso un prodotto Made in Tuscany ma stupefacente per tecnologia, innovazione, estetica e qualità del prodotto.
Il meraviglioso pot still “Frilli” — azienda anch’essa toscana — oltre che esteticamente una piccola opera d’arte rinascimentale, è un’autentica innovazione, trattandosi di un double retort con due colonne, ovvero di un alambicco ibrido con il quale è possibile distillare attraverso le due diverse tecniche tradizionali in contemporanea.
Ne nasce un distillato corposo, con profumi intensi, morbido, setoso.
La singola distillazione produce un new make che è stato fatto maturare nei magazzini della famiglia che presentano temperature massime di 27°C e minime di 14°C, con un’umidità che si mantiene sempre intorno al 50%.
La maturazione del prodotto è avvenuta nelle botti destinate al vino e non sorprende visto che in fondo il whisky arriva proprio dalle terre del Chianti Classico.
Se è facile comprendere l’utilizzo di botti ex vino per la maturazione del primo whisky del Chianti, anche più stimolante è il percorso produttivo.
I primi due rilasci di Florentis Tuscan Malt Whisky vogliono costituire il core range della distilleria e hanno sfruttato botti rispettivamente ex Super Tuscan red wine, provenienti dalla ricca disponibilità della famiglia, e ex Vin Santo, preziosi caratelli recuperati da una cantina dismessa.
Entrambi vengono imbottigliati, arricchiti dall’acqua proveniente dalle Sorgenti del Fiora, senza filtrazione e con il colore naturale ad una gradazione alcoolica di 47 gradi circa così da mantenere intatte tutte le caratteristiche organolettiche e preservare la tavolozza di profumi e sapori che contraddistinguono e differenziano Florentis Vin Santo dal single malt Florentis super tuscan.
Infatti se il primo è più etereo, dolce e sottolinea le note di fiori bianchi e pasticceria secca del vin santo, il secondo è più fruttato intenso, caldo con delle meravigliose note di frutta rossa che lo rendono perfetto per il dram serale e l’abbinamento con i sigari e i tabacchi da pipa…. ottimi entrambi è difficile la scelta o rinunciare ad uno dei due.

Per il Velier Live 2024 è stato selezionato personalmente da Luca Gargano uno straordinario single cask, affinato in barrique da 225 litri di rovere toscano nuovo, prodotto appositamente per questo single malt dai mastri bottai toscani.

Florentis Tuscan Malt Whisky Primo, vol.50%, Congeneri totali 279,40 gr/HLAP.  Single cask #888 distillato 2020 e imbottigliato 2024 dopo soli 4 anni in una botte speciale.

È stato chiamato “Primo” perché si tratta appunto del primo whisky nella storia di Florentis, ma anche perché è il primo whisky italiano distribuito da Velier.
Ulteriore unicità è la botte di rovere utilizzata per l’invecchiamento, è realizzata con rovere toscano, e realizzata orgogliosamente in toscana. Una botte che ha lavorato perfettamente creando un single malt sublime, delizioso.
Realizzato con orzo, segale e frumento italiani, e arricchito dall’acqua proveniente dalle Sorgenti del Fiora, questo whisky viene prodotto in un clima che presenta temperature massime di 27°C e minime di 14°C, con un’umidità che si mantiene sempre intorno al 50%.
Florentis Tuscan Malt Whisky Primo Single Cask incarna l’eccellenza artigianale e la dedizione alla tradizione, offrendo un’esperienza unica e autentica nel mondo del whisky italiano, dello stile italiano applicato al mondo dei single malt whisky.
Nasce tutto dalla eccellenza della materia prima utilizzata che abbinata alla raffinata tecnologia di distillazione ed ad un invecchiamento lineare esalta i profumi del malto, dona note equilibrate dolci e una lunga persistenza in bocca.

Florentis Primo è sicuramente uno dei migliori single malt al mondo, peccato la poca disponibilità solo 318 bottiglie.

Quale futuro per Florentis?
Il progetto Florentis Tuscan Malt Whisky è stato appena annunciato, ma promette una rapida accelerazione.

Il prossimo passaggio prevede l’avviamento di una unità produttiva nel cuore di Firenze, una distilleria che sarà dotata di un innovativo alambicco da 2000 litri sempre prodotto da Frilli, una sorta di double retort con due colonne, ovvero un alambicco ibrido con il quale sarà possibile distillare utilizzando le due diverse tecniche tradizionali anche in contemporanea.

L’inizio dei lavori è previsto entro la fine di quest’anno. La notizia dell’avviamento di una malteria artigianale in Toscana aggiungerà un ulteriore elemento ad una filiera produttiva che sarà sempre più radicata al territorio.

Se può essere prematuro parlare di “stile italiano del whisky”, quella di Florentis sarà sicuramente la via maestra che porterà ad arricchire l’enorme patrimonio mondiale dei whisky di malto.