Saper scegliere una pipa, identificarne la forma, capirne le caratteristiche è sempre stato un problema.

Cerchiamo di risolverlo con questa guida sulla anatomia della pipa, sui materiali, sulle forme e diverse finiture della pipa e del bocchino.

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Una pipa per tabacco è composta da un certo numero di parti, ciascuna parte con un nome e una funzione specifica ben definita.

Per quanto diverse possano essere le forme della pipa, vi ritroverete sempre i seguenti elementi costruttivi:

Anatomia della pipa per tabacco

1) Nella testa è ricavato il fornello, in cui viene caricato il tabacco.

2) Il cannello, ricavato dal ciocco tutt’uno con la testa, serve a trasmettere il fumo al bocchino. All’interno possiamo trovare il filtro per abbattere le sostanze nocive del tabacco

3) Il bocchino è la parte amovibile della pipa e deve combaciare ermeticamente con il cannello.

4) L’innesto è la parte del bocchino che connette lo stesso con il cannello; è una delle parti più vulnerabili della pipa perché è relativamente fragile.

5) L’imboccatura è l’estremità del bocchino che viene stretta Ira i denti.

6) Nel fornello o camera di combustione viene caricata la pipa e vi brucia il tabacco.

7) Le pareti del fornello sono ricoperte da uno strato di carbone disposto con regolarità, questo strato si forma fumando; oggi lo si applica anche artificialmente.

8) Il condotto lascia passare il fumo dalla testa, attraverso il cannello, sino all’imboccatura. Nel condotto vi può essere inserito o meno un sistema o dispositivo, sia esso una spirale metallica, un tubetto o altro, che consente di regolare il flusso del fumo, filtrandolo.

Materiali con cui è fatta la pipa per tabacco

Le pipe possono essere fatte in un gran numero di materiali, alcuni dei quali molto strani come la pannocchia, la zucca, la porcellana, il vetro, l’avorio, la pietra, la schiuma, la terracotta e molti altri tipi di legno come il ciliegio, il noce, l’ulivo e la radica.

Parlando di pipe pensiamo anzitutto alle pipe realizzate in radica ed in schiuma.

Le pipe in radica.

La radica e il materiale classico per le pipe in legno. Si usano le parti bulbose o le radici del l’erica arborea.

Tale arbusto, che può raggiungere un’altezza sino a quattro metri, cresce soltanto nelle regioni mediterranee, quali Sardegna, Corsica, Calabria, Sicilia, Grecia, Tunisia, Algeria e Marocco.

Nonostante i molti tentativi in materia non si è mai riusciti a coltivarla domesticamente; la pianta è “testarda” e non cresce altro che selvatica.

Le più belle e le più pregiate pipe in radica hanno una nervatura parallela e regolare partendo dal fondo verso l’orlo.

Tali pipe, dette “fiammate”, sono molto esclusive.

Sono rare anche “occhio di pernice” caratterizzate da nervature ovali disposte trasversalmente.

Comunque il disegno della nervatura determina solo in parte la qualità di una pipa.

Vantaggi e svantaggi
La radica è un legno durissimo ed estremamente resistente al calore, grazie ad un’alta percentuale di acido silicico. E’ leggera, respira, e per la pipa è un materiale meravigliosamente “vivo”.

Uno svantaggio è che il legno non è di sapore neutro; nella maggior parte dei casi però, ciò dà al tabacco un aroma tutto particolare, per niente sgradevole.

Le pipe di schiuma (sepiolite).

Per le pipe di schiuma viene utilizzato il silicato idrato di magnesio, che si trova in giacimenti in Asia Minore (Turchia) e in Tanzania.

I blocchi di schiuma originari della Turchia sono di color bianco candido e molto leggeri, quella proveniente dalla Tanzania è un po’ più pesante, di struttura più grossa e di minor purezza.

Accanto alle predette due qualità si trovano in commercio prodotti ottenuti con cascami di schiuma ridotti in polvere e poi impastati.

Di qualità nettamente inferiore, per il non conoscitore e difficile distinguerli dalla schiuma pura. Risultano più pesanti e meno lucidi.

Vantaggi e svantaggi
Le pipe di schiuma non richiedono rodaggio. Sono leggere e, per la porosità del materiale con cui sono fatte, assicurano una fumata fresca e leggera.

Vi sono dei fumatori che le prediligono per la caratteristica di colorarsi man mano con un imbrunimento progressivo, considerato affascinante e da ottenere con cura particolare.

Sono molto fragili e costose. La pipa calda può spaccarsi per il gelo o se viene appoggiata su una superficie fredda.

Esiste poi un altro famoso materiale in cui sono scolpite le pipe per tabacco… 

Il legno di morta o legno fossile.

Nera come la notte, leggera come una piuma, cerchiamo di chiarire, davvero per grandi linee cosa sia questo materiale.

Innanzitutto “morta” è un nome che circola prevalentemente nel mondo pipario, al di fuori del quale questo legno è indicato come “bog oak”, che in inglese significa: “quercia di palude”, o meglio, di torbiera.

La pietra legno fossile è il nome dato ad un particolare tipo di resti fossili di vegetazione terrestre.

La gemma legno fossile è il risultato di alberi diventati pietra, in cui tutti i materiali organici sono stati sostituiti con minerali (più spesso un silicato, come quarzo), mantenendo la struttura originale del legno.

Proprio da questa particolare condizione deriva il nome “Morta”.

 

FORME DELLE PIPE

Per classificare le pipe ci si riferisce ad alcune delle loro caratteristiche fondamentali che permettono di suddividerle in famiglie, modelli e loro abbinamenti.

BILLIARD – La più diffusa, diritta ed equilibrata con le pareti della testa verticali.
BENT – La curva per eccellenza, molte le possibili variazioni della testa.
CANADIAN – Simile alla Billiard, ma con classico cannello lungo e bocchino corto.
APPLE – Dalla testa molto arrotondata, si abbina spesso con altre famiglie.
BULLDOG – Spesso con cannello quadro e con la classica scanalatura sulla testa.
POT – Con testa bassa e le pareti molto spesse rispetto alla Billiard.
FREEHANDS – Sono spesso capolavori, fatti a mano e derivano da ciocchi molto pregiati. Le forme che si possono incontrare sono moltissime e tutte diverse fra loro.

Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo a un futuro articolo.

blankFiniture estetiche delle pipe in radica

Le finiture delle pipe in radica possono essere suddivise in 2 macro gruppi:

Di lavorazione:
Lisce semplicemente lucidate, dove si possono notare le venature e i nodi della radica al naturale.
Sabbiate con un fine getto di sabbia che scava le venature del legno più tenere evidenziando in rilievo quelle più dure.
Rusticate manualmente con un utensile che scava il legno ottenendo un effetto frastagliato irregolare.

Di colorazione:
Naturali lucide od opache dove viene mantenuto il colore naturale della radica che tende a scurirsi col tempo, fumando.
Colorate con toni che esaltano le differenze fra le venature con miscele di terre marroni, nere, ocra ecc.
Gommate con un fine strato di colore sulla radica. Altri finissaggi che rendono la pipa metallizzata, vellutata e sfumata con colori davvero fantasiosi

Anatomia e forme del bocchino della pipa

Il Bocchino della pipa, il punto di contatto tra noi e la pipa per tabacco è uno degli elementi che più influiscono in fase di fumata.

I bocchini possono essere forniti di una apertura circolare – round bore, piatta – wide bore.

Esiste anche un tipo con apertura ramificata – twin bore in cui il fumo fuoriesce da due fori, ha un flusso meno forte per cui si espande su tutta la lingua.

Il bocchino nel suo totale si può dividere in due tipi principali:

  1. Il modello di forma conica, semplice e rettilinea
  2. il tipo sella dove la linea del bocchino viene interrotta da un restringimento a forma di sella.

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Il bocchino è la parte della pipa più soggetta a usura e rotture.

Nell’acquistare una pipa spesso non si pone molta attenzione al bocchino, benché questo ne sia una parte essenziale.

Un bocchino non soddisfacente irrita; un bocchino buono è piacevole, funzionale, forte e resistente.

Non è forse la parte della pipa che si tiene tra le labbra? I bocchini possono essere di ebanite, metacrilato, osso, corno, ambra, etc.

Le pipe a prezzi più bassi hanno spesso bocchini di plastica che si deteriorano presto. Più solidi risultano i bocchini in metacrilato.

Fatti a macchina, non sono costosi, non danno retrogusto, sono resistenti al morso e non scoloriscono per il calore.

Senza dubbio migliori e più durevoli sono quelli prodotti in ebanite.

L’ebanite è il prodotto di un processo di vulcanizzazione di una miscela di caucciù ed altri componenti. L’ebanite è piacevole e durevole.

Un suo fattore negativo, è che sottoposta ai raggi del sole tende a scolorire, divenendo di uno sgradevole color giallastro, con effetti spiacevoli anche di retrogusto.

Nonostante ciò, i bocchini di ebanite sono da preferire.

Anche l’ambra, l’osso ed il corno vengono usati per i bocchini, ma sono troppo costosi e rari.

Per l’ingegneria e la costruzione dei bocchini della pipa, per approfondire le conoscenze ed i segreti vi rimandiamo aa un interessante approfondimento.

Le imboccature del bocchino della pipa

La varietà dei bocchini non si realizza soltanto nei materiali usati, ma anche nelle forme dell’imboccatura.

Due sono le forme fondamentali:

  1. la coda di pesce,
  2. la più usata con estremità rettangolari.

 

L’imboccatura a labbra ha la parte superiore a semicerchio mentre l’inferiore è piatta.

L’apertura del bocchino si trova spesso sopra la convessità, sì che quando si aspira il fumo ha uno sbocco obliquo verso l’alto, toccando per primo il palato.

Ai fumatori che talvolta provano fastidio alla lingua è da consigliare senz’altro questo tipo di bocchino.

Per chi ha problemi di bocca (dentiere) esiste il dental bit, che fornisce un appoggio supplementare grazie al suo rilevo spiccato.

 

Forme del cannello della pipa

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1) Round stem

2) Oval stem

3) Vertical oval stem

4) Square stem

5) Square stem

6) Triangular stem

7) Triangular stem

8) Oval square stem

9) Vertical oval square stem

10) Exagonal stem

11) Octagonal stem

12) Round square stem

 

Una volta conosciuta, analizzata l’anatomia della pipa per tabacco, capito come è costruita e quali sono le parti più importanti, non rimane che scegliere……