Degustare un rum è un’esperienza molto appagante. Qui vi spieghiamo le regole di base e qualche piccolo segreto per abbinare il rum ai sigari.

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Ogni rum racchiude infatti nel colore, nell’aroma e nel sapori, tutta l’atmosfera, il paesaggio e la tradizione alla base della sua produzione.

Ricordiamo che il rum nasce dal duro lavoro di raccolta della canna da zucchero, maturata sotto il sole più caldo e coltivata con il sudore dei contadini, e il rum si affina con il sapiente lavoro dei master blend, dei maestri di cantina.

Come per il vino, il terroir del rum è molto importante, ed è molto importante il lavoro di cantina, d’affinamento in botte.

La degustazione del rum.

La degustazione del rum è diversa dalla degustazione del vino, perché per il suo elevato contenuto alcolico presuppone che il rum venga annusato delicatamente, degustato lentamente e che non vada fatto rotolare in bocca.

Bisogna essere coscienti della gradazione alcoolica del rum che si sta’ degustando ed averne riverenza e conoscenza per capire il rum.

Una perfetta tecnica di degustazione è quella che prevede di versare una piccola quantità di rum in un bicchiere da degustazione e farla roteare delicatamente all’interno del bicchiere.

Il bicchiere da degustazione adatto può essere un semplice tulipano oppure un bicchiere per la degustazione del Whisky della Glencairn.

Non mettete il naso nel bicchiere, perché l’alta percentuale di alcoli potrebbe offuscare la vostra percezione.

Tenete quindi il bicchiere inclinato in modo che il vostro naso sia in linea con l’orlo superiore del bicchiere. Ispirate lentamente gli aromi che si sono ormai mischiati con l’aria all’interno del bicchiere.

Aspettate alcuni secondi e ripetete l’operazione, lentamente senza fretta ….

Bevete ora un sorso di rum, facendo attenzione a tenerlo nella parte anteriore della bocca, spingete un poco di aria sul rum, poi lasciate che il rum riempia la bocca prima di deglutire.

Nel caso di assaggio di diversi rum in successione, si consiglia sempre di sciacquare la bocca con acqua fresca.

I Colori del rum.

Il rum nasce come distillato nasce trasparente, solo il lavoro della botte, il lavoro del tempo e dei maestri di cantina regalano al rum i suoi tipici colori ambrati o scuri.

E’ buona norma analizzare il colore di un Rum di giorno alla luce solare contro un foglio di carta bianca e liscia, tenendo in mente il colore del corpo del bicchiere e non il colore vicino al bordo che spesso è più chiaro ed ingannevole.

Ovviamente la percezione del colore è molto personale e soggettiva, quindi usatela per creare una vostra scala utile a descrivere le diverse sfumature di colore.

Essendo il rum un distillato molto versatile la gamma dei colori del rum è molto ampia e va dal molto chiaro e limpido dei rum chiari, al marrone bruno dei dark rum.

Passando tutta la gamma intermedia dei rum dorati, ambrati e ramati.

I profumi del rum.

Molte componenti concorrono a creare i sapori ed i profumi del rum, il territorio, la qualità e la maturazione della canna, il momento d’estrazione del succo stesso, i giorni di fermentazione, la tipologia di distillatore, alambicco usato, i metodi d’invecchiamento, le tipologie ed i legni delle botti….

Il rum per sprigionare perfettamente i suoi profumi deve essere degustato a temperatura di cantina.

Il Rum non va scaldato con la mano o peggio ancora con una fonte di calore.

Il calore infatti costringe le componenti aromatiche del rum ad evaporare troppo velocemente.

Sbilanciando il rapporto tra componenti aromatiche e componenti alcooliche volatili.

Il profumo, composto da una miriade di sentori, è il primo approccio verso il distillato.

Il profumo è spesso la componente che ci rende gradevole o non gradevole un rum.

A secondo della tipologia di rum si possono trovare i seguenti profumi: Caffè, fiori, miele, spezie, frutta matura, frutta candita, fumo, legno, vaniglia, erba, caramello.

In linea generale i rum bianchi profumano di fiori delicati e frutta tropicale.

I rum dorati hanno note di miele, vaniglia, biscotti e frutti esotici.

I rum scuri profumano di caramello, legno, spezie e agrumi, frutta candita.

Ovviamente poi a secondo dell’invecchiamento e dell’eventuale maturazione finale, si avranno note aggiuntive date dal legno.

Un esempio eclatante è il rum agricole Clements denominato Moka, che ricorda la famosa torta francese Gâteau moka.

I sapori del rum.

Un rum perfetto è quello con un equilibrio di forza alcolica, aromi di canna da zucchero, spezie, frutta tropicale.

Ma ogni rum ha le sue particolarità, in un rum demerara come i rum El Dorado troveremo sapori di caramelli, e in modo più intenso quelli di melassa.

In un rum agricolo come i rhum Saint Jaimes l’aspetto vegetale sarà molto più marcato e troveremo tutti gli aromi della materia prima, ovvero la canna da zucchero.

In un rum agricolo come i rhum J.M. l’aspetto vegetale sarà meno marcato con una pienezza di profumi di frutta, uva disidratata, spezie caraibiche, il miele derivante dalle botti di rovere.

Degustando un rum di stile spagnolo come gli Zacapa troveremo note di nocciola, di legno e di zucchero di canna, per essere precisi di zucchero dark demerara.

La meraviglia del mondo del rum è proprio la sua diversità, e solo degustando più tipologie di rum sarà possibile farsi un’idea di tutti i sapori del rum.

Rum e sigari, come degustare e abbinare. Regole base.

Certo per degustare al meglio un sigaro possiamo abbinarlo a tantissimi alimenti: cioccolato, cocktail, champagne.

E’ ormai leggendario, l’accoppiamento tra rhum e sigari.

Da sempre nei migliori salotti si esegue il rito per eccellenza, passato attraverso i secoli, dall’aristocrazia sino alle tavole dei moderni ristoranti.

Quando si parla di sigaro, si pensa automaticamente ad un buon Rhum e magari ad un cioccolato deciso con cui abbinarlo.

Rituale giusto, ma non esclusivo.

Secondo gli attuali esperti degustatori non esistono regole ferree nell’abbinamento.

Naturalmente, ciò che individualmente può essere un buon abbinamento potrebbe non funzionare per altre persone.

Stiamo parlando di un argomento altamente edonistico e, proprio come per molte delle cose più belle della vita, è una questione di preferenze personali.

Non esistono regole ferree nei vari abbinamenti, perché buona parte dell’appagamento dipende dallo stato d’animo e dalla volontà di sperimentare tra un’infinita gamma di possibilità offerte.

Perché si parla di Rhum e sigari?

Oggi considerato da alcuni (erroneamente), l’unico accoppiamento possibile con un sigaro, il Rhum.

L’usanza viene da Cuba, probabilmente perché il pensiero ci riporta ad Hemingway., ai suoi personaggi ed ai personaggi dell’isola di Cuba.

Scelta giusta ma non sempre azzeccata.

Per gli abbinamenti sigari – bevande qualche regola di base esiste.

E’ sconsigliato accompagnare fin dall’accensione:

• un sigaro con un distillato, perché il secondo tende a coprire il primo.

• un toscano ad un vino rosso, perché la tannicità del sigaro si scontrerebbe con quella altrettanto forte del vino.

E’ bene accompagnare alla fumata:

• una bevanda analcolica gassata, una bevanda gassata oppure una birra artigianale, tenendo conto che l’acqua gassata è l’accompagnamento principale nelle fumate di degustazione.

le bollicine.

• i vini da meditazione, i vini passiti o ice wine.

• gli aperitivi, i liquori aperitivi o cocktail zuccherini… perché no anche il Campari shakerato!

Ritorniamo un attimo all’abbinamento con un sigaro ed il Rhum.

Prima di tutto, sfatiamo il mito del Rhum cubano come migliore.

Se vogliamo degustare un buon rhum, dobbiamo allontanarci da quelli industriali e quindi di Cuba dobbiamo considerare il meglio come il nuovo rum Havana Club 15 anni oppure il rum Havana Club Cohiba atmosphere.

Ci sono tante scelte possibili tra i cosiddetti rhum “agricoli”, tra cui quelli prodotti nelle Antille francesi, in Martinica, ottenuti dalla distillazione non della melassa, ma spremendo la polpa delle canne da zucchero.

Facciamo ora alcuni esempi partendo dalla caratteristica del sigaro , sono eccellenti per accompagnare un sigaro come da 14 cm. corposo e ben saporito con note speziate ed un leggero sottofondo di nocciole, tutti i rum agricoli invecchiati in botti ex bourbon, ottimo anche il RhumRhum creato da un nostro grande distillatore, Vittorio Capovilla, nell’isola di Marie Galante.

La cosa più importante è avere una grande esperienza, che dipende interamente da ognuno di noi, compresa la sperimentazione negli abbinamenti tra sigari e distillati.

Alcuni amano sperimentare altri abbinamenti, con i diversi malti scozzesi, cognac o brandy particolari; ma anche un ottima grappa italiana in degustazione con sigari cubani o Toscani regala emozioni e sensazioni d’eccellenza.

Il sigaro cubano, ad esempio, il sigaro più venduto e imitato al mondo può essere abbinato con una corposa e calda grappa di barbaresco di Romano e Lidia Levi.

Si possono amabilmente abbinare a rum Zacapa ai sigari nicaraguensi, più morbidi marchio apprezzato in Italia; i sigari floreali con un rum agricoli a lunga fermentazione di Savana dell’isola della Reunion;

Gli Epicure con i rum Demerara Distiller El Dorado.

Se invece vogliamo degustare l’intero continente americano in un solo colpo, ecco il rum Abuleo di Panama  con Pit Bull, così carichi di aromi terziari e prodotti in Nicaragua.

Ricordiamoci sempre però che la moderazione è tutto. Non stiamo facendo pubblicità, anzi preferiamo che sia il consumatore evoluto a degustare e attraverso le sue esperienze di gusto creare personali abbinamenti.

Ricordiamo che il fumo e l’abuso di alcool danneggiano la salute e l’alcool va moderato, soprattutto quando ci si mette alla guida.

Quindi si alla degustazione, no agli abusi.